Saturday, 29th March 2025 23:56
Home / PokerStars Open Campione: Adrian State non fa sconti e trionfa nel Main Event

Il primo PokerStars Open di Campione d’Italia è sui libri, un festival che ha riportato nella storica location dell’enclave italiana in Svizzera il grande poker live. E la firma la mette Adrian State, professionista rumeno che così vince la seconda picca in carriera dopo l’EPT Mystery Bounty di Barcellona l’estate scorsa.

POKERSTARS OPEN CAMPIONE: IL FINAL DAY

Si ripartiva da 26 giocatori rimasti, 12 dei quali italiani. Ciò faceva immaginare una giornata da protagonisti per diversi dei nostri. E così è stato, anche se alla fine sono stati emersi diversi nomi a sorpresa. Ma riavvolgiamo il nastro, e ripartiamo dallo start del final day, che vedeva purtroppo tre dei nostri uscire per primi: Michael Desiderio, Luca Bartolacci e Vincenzo D’Agostino out al primo tentativo di raddoppio da short.

Vincenzo D’Agostino

AVANCINI E IL SOGNO DELLA PICCA

Non era così short a inizio giornata Simone Avacini, che però si accorcia dopo alcuni board contrari e rimane a meno di 10 bb. Nel primo spot utile per tornare in corsa, però, subisce uno scoppio di quelli difficili da dimenticare: il rumeno Ionescu, dopo fold generale, prova ad approfittarne mettendolo ai resti da small blind per un milione totale in chips. Simone ha K Q e chiama per i suoi 895mila, scoprendo che l’avversario ha solo Q 8. Avancini parte molto avanti, a circa il 77% di chance, ma un terrificante flop Q Q 8 fa passare Ionescu in vantaggio e né turn né river porteranno il K necessario al redraw. Termina così al 19° posto, con un po’ di amarezza, il primo torneo live di PokerStars per questo giovane ingegnere civile che nella vita si occupa di grandi opere, e la grande opera stava per metterla a segno anche nella sua grande passione che è il poker. Il suo sogno rimane una picca EPT, chissà che un giorno…

GIORDANO DEBILITATO, RAEZ RUN FINITA

Tra gli italiani più attesi c’era sicuramente Alessandro Giordano, ma il forte pro milanese si è presentato in condizioni fisiche non buone, estremamente debilitato dall’influenza. Ciò ha sicuramente inciso sul livello della sua performance, conclusa poi con un 22° posto.

L’emorragia di italiani si arresta un po’ ed escono diversi giocatori stranieri: tra il 17° e il 10° posto sono solo player esteri a uscire, con l’unica eccezione di Daniele Casino, 14° dopo una giornata da short stack. Per lui, comunque, c’è la soddisfazione di essersi lasciato dietro oltre 2mila e 200 giocatori, oltre ad aver vinto una picca in un side event di Pot Limit Omaha.

Il fantasioso svizzero Friedrich Raez, amatore dalle linee di gioco imprevedibili che tanto ha fatto disperare gli avversari incontrati in questo torneo, vede la sua good run esaurirsi nel final day, terminato con una lenta ma inesorabile discesa nel chipcount, fino all’uscita in decima piazza in un colpo francamente imparabile: i suoi AQ da short vengono battuti dalle QQ di Adrian State. Proprio lui, il futuro vincitore, che al tv table aveva patito da short ma era riuscito ad approfittare dell’inesperienza di alcuni avversari, meno abituati di lui a questi livelli.

Proprio l’esperienza e la “run”, intesa anche come capacità di sfruttare al meglio momenti di incroci di carte positivi, sono alcune delle parole chiave di questo final day, soprattutto per quanto riguarda i due protagonisti meno attesi: Barbaba Perone e Giorgio Soceanu.

Il final table del PokerStars Open Campione 2025

SOCEANU VS SPOSATO: EPICO BLUFF CONTRO BLUFF

Soceanu si era salvato a 14 left grazie a un asso al turn, che gli aveva permesso di raddoppiare con AJ sui KK del tedesco Putz. Da lì, però, il bresciano di origini rumene ha dimostrato di meritarsi la fortuna avuta, con un eccellente percorso e alcune mani da ricordare. Tra tutte, quella che lo vede protagonista di una battaglia di bluff contro Gaspare Sposato. Una lotta tra duri partita con rilancio di Sposato a 400.000 con Q J da hi-jack, chiamato da Soceanu con K 7 da bottone. Sul flop 9 4 3 entrambi fanno check, ma sul turn 4 si scatena una sequenza spettacolare: Sposato esordisce puntando 400.000, Soceanu rilancia a 900.000, Gaspare 3-betta a 2 milioni ma poi viene costretto al fold da Giorgio, che manda resto. Tutti e due in bluff totale, in un colpo di quelli che danno enorme fiducia, quando riescono.

Infatti, Sposato non riesce a recuperare uscendo, peraltro in un cooler imparabile, contro lo stesso Soceanu (AA vs AK) al settimo posto. Il giocatore dell’Isola d’Elba, noto su PokerStars come “gasparotto1” e tra i più vincenti della piattaforma, ambiva sicuramente a qualcosa in più del settimo posto finale, ma il poker è così.

Gaspare Sposato

IL PERONE CHE NON TI ASPETTI

Prima di lui erano usciti Francesco Legnaro e Andreas Putz. L’italiano è stato bravissimo a resistere a lungo da short, guadagnandosi il final table più importante della vita a 51 anni. Lì, però, Legnaro ha patito un po’ di stanchezza lasciando forse scappare qualche occasione propizia di raddoppio, e uscendo infine in un colpo imparabile: coppia di 10 contro quella di K di Salvatore Russo, calabrese come lui. Lo stesso Russo è tra le grandi rivelazioni di questo torneo, anche se poi non trova scampo uscendo in quinta posizione contro lo scatenato Soceanu: A J per Giorgio, 10 10 per Salvatore e board che più beffardo non si può: 5 K Q 10 A!!!

Così, dopo i KO del ceco Sterba (eccellente a Campione, con due tavoli finali nel Main Event e nell’High Roller) e del citato Russo, e dopo l’uscita di un Manel Sala Montalban che non ha sfruttato a dovere i momenti positivi avuti, ci ritroviamo 3 left con il rumeno Adrian State contro gli italiani Giorgio Soceanu e Barnaba Perone.

Il bolognese Perone, che gioca online su PokerStars.it con il nickname “mr perons“, si era fatto apprezzare nei giorni precedenti con un atteggiamento divertente e simpatico al tavolo, ma nel final day si è trasformato: pur rimanendo sempre affabile e gioviale, cambia letteralmente marcia mettendo a segno giocate di alto livello.

A tre left, però, forse patisce un po’ la pressione. Barnaba si incaponisce in un paio di bluff, scendendo inesorabilmente nel chipcount. Così, un po’ per tilt un po’ per stanchezza, decide di chiamare al buio (per circa 7bb) quando Adrian State lo mette ai resti in blind war. State, da navigato professionista, aveva forse intuito questa difficoltà e trova anche una mano dominante, K2 vs 92, per uno showdown che mette fine al comunque eccezionale torneo, per Barnaba Perone.

Barnaba Perone

HEADS UP: ADRIAN STATE INARRESTABILE CON RIVER FATATO

L’heads up parte con Adrian State in largo vantaggio, con 62 milioni contro 10 milioni di Giorgio Soceanu. Quest’ultimo ci prova, trova anche un raddoppio per rientrare ma forse nella sua testa pesa ancora un colpo di qualche livello precedente, a 5 left, quando il rumeno aveva raddoppiato con JJ vs 77 su diabolico board 7-9-8-J-9, in un full-over-full del tutto imparabile.

Così, si arriva all’epilogo: i due finiscono ai resti con Soceanu che chiama mostrando Q 9 e State che gira 10 8. Anche qui, il board è davvero beffardo: 9 Q 4 K J e un incastro di scala chiuso al river che sposta circa 140mila euro…

Complimenti al vincitore Adrian State, che così bissa la picca ottenuta nell’agosto scorso all’EPT Barcellona in un evento Mystery Bounty, ma anche agli altri finalisti di un evento che ha riportato il grande poker a Campione d’Italia.

POSIZIONE FINALEGIOCATORENAZIONEPREMIO
1Adrian-Sorel StateRomania363.000€
2Giorgio SoceanuItalia225.200€
3Barnaba PeroneItalia160.880€
4Manel SalaSpagna123.760€
5Salvatore RussoItalia95.190€
6Jakub SterbaRep. Ceca73.210€
7Gaspare SposatoItalia56.330€
8Andreas PutzGermania43.340€
9Francesco LegnaroItalia33.320€

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