Cos’è e come funziona il budget cap nella Formula Uno?
Negli ultimi due anni, durante le dirette televisive di Formula Uno, tante volte abbiamo sentito parlare di “budget cap”. Ma che cos’è? E come funziona? Lo scopriamo in questo articolo
La Formula Uno, storicamente, è uno degli sport maggiormente soggetti a variazioni di regolamento. Ogni anno, infatti, vengono introdotte regole nuove, ne vengono modificate di vecchie, vengono rimosse quelle obsolete.
Ma ce n’è una che forse si è rivelata più particolare rispetto a tante altre, perché più “teorica” e difficilmente riscontrabile dai tifosi. Ovviamente parliamo del “budget cap“, misura introdotta nella scorsa stagione, al fine di livellare la spesa tra i team e diminuire il gap generato dalle diverse capacità economica.
Questo in teoria. Ma in pratica…
Che cos’è il budget cap? Come funziona?
Il budget cap della Formula Uno consiste in una sorta di tetto massimo di spesa, che nello specifico è fissato alla cifra di 135 milioni di dollari che ogni scuderia può spendere nel corso dell’anno. In caso di sforamento del budget cap, la scuderia andrebbe incontro a delle sanzioni da scontare nella stagione successiva.
Ma non è tutto, dal momento che ogni team non può decidere autonomamente come allocare le risorse, infatti il budget va ripartito nelle varie sfere di lavoro secondo alcune percentuali, in questo senso, con il 35% dedicato al costo del lavoro, il 20% dedicato allo sviluppo e il 45% alle spese produttive.
Quali costi rientrano nel budget cap di Formula Uno?
Nello specifico, si possono elencare per sommi capi i costi soggetti alle limitazioni di spesa. Nello specifico, il budget cap agisce su:
- Le varie parti della vettura;
- Gli elementi utili al funzionamento dell’auto;
- Costi del personale;
- I pezzi di ricambio;
- Le attrezzature all’interno del box;
- Le spese di trasporto di vettura e strumentazione.
Oltre a questo, vanno imputate al tetto di spesa anche tutte le uscite inerenti lo sviluppo della vettura.
Quali spese non rientrano nel budget cap della F1?
Ciò che molti ignorano, invece, è che non tutte le spese dei team sono soggetti a vincoli di budget cap: molte spese, ad esempio, ne restano fuori. Ad esempio, le scuderie possono spendere quanto vogliono per:
- Stipendi dei piloti;
- Stipendi dei tre membri del team più pagati;
- Spese di viaggio per il personale;
- Spese di marketing;
- Spese legali;
- Tasse di iscrizione e di licenza;
- Spese per congedi parentali o di malattia del personale;
- Bonus e prestazioni medico-sanitarie per il personale.
Cosa succede a chi non rispetta il budget cap?
Ovviamente, queste limitazioni hanno fatto parlare molto di sè nel momento in cui Red Bull, nel 2022, ha sforato il tetto in alcune casistiche. Infatti, esiste una linea (nella misura del 5%) in cui il team può essere oggetto di sanzioni.
Prima di infliggere una sanzione, tuttavia, la FIA effettuerà numerosissimi accertamenti per comprendere la misura del dolo. In ogni caso, le punizioni previste vanno da sanzioni economiche a detrazione di punti dalla stagione in corso, passando per una limitazione dell’utilizzo del tunnel del vento (cosa che Red Bull ha dovuto scontare), alla decurtazione di parte del budget per la stagione successiva.